Bruxelles: hub strategico per contenziosi e arbitrati internazionali
Secondo il Global Competitiveness Report 2019 del World Economic Forum, l’Italia si colloca al 132° posto mondiale per efficienza del quadro giuridico nella risoluzione delle controversie, mentre il Belgio occupa la 46° posizione: un divario significativo che conferma l’importanza della scelta della giurisdizione nei contratti internazionali e che rende Bruxelles una sede privilegiata per prevenire e gestire contenziosi.
Se ne è discusso alla Brussels House di Milano, nel corso dell’incontro “Brussels as an Advantageous Litigation Hub for International Contracts”, organizzato da hub.brussels in collaborazione con 360 Business Law, studio legale globale attivo in oltre 100 Paesi e specializzato nell’assistenza alle imprese. All’evento hanno preso parte studi legali provenienti da tutta Italia, a testimonianza della rilevanza del tema e del crescente interesse verso le opportunità che offre Bruxelles come centro per la risoluzione delle controversie internazionali.
La presentazione, a cura di Federico Regaldo, Chief Legal Counsel Belgio e Italia per 360 Business Law, si è concentrata proprio sul valore di una scelta consapevole della giurisdizione e della sede di eventuali arbitrati, elementi cruciali in ogni accordo transnazionale: in un contesto globale caratterizzato da sistemi giudiziari con efficienza molto variabile, Bruxelles, oltre ad essere facilmente accessibile, è competitiva nei costi rispetto ad altre piazze europee ed è dotata di una solida rete di studi legali internazionali. Un ulteriore punto di forza garantito da Bruxelles è la rapidità dei procedimenti arbitrali, favorita dalla riforma del 2013 che ha reso il Belgio un ordinamento “arbitration-friendly”, promuovendo un dialogo virtuoso tra tribunali e collegi arbitrali e garantendo efficienza anche nelle misure cautelari o nelle questioni di competenza.
Dibattito aperto anche sull’importanza della scelta della legge applicabile ai contratti, come elemento complementare alla giurisdizione. “Anche all’interno dell’Unione Europea – ha ricordato Federico Regaldo – le differenze normative possono incidere in modo rilevante sugli esiti di un accordo: basti pensare ai requisiti formali previsti dal Codice Civile italiano o ai periodi di “cooling-off” contemplati dalla legislazione belga”.
Un momento particolarmente apprezzato dell’incontro è stato dedicato alla presentazione di case history sui casi più frequenti e sugli errori tipici che emergono nella contrattualistica internazionale. Attraverso esempi concreti – dagli accordi di riservatezza alle lettere di incarico ai consulenti di vendita, fino ai contratti di distribuzione – i partecipanti hanno potuto confrontarsi con situazioni reali e trarre strumenti pratici da applicare nella loro attività quotidiana. Riflettori puntati anche sulle nuove prospettive aperte dall’intelligenza artificiale e sul ruolo centrale che sistemi come “AiLa” di 360 Business Law giocano nella redazione e correzione automatica dei contratti internazionali, raccogliendo dati normativi, aziendali e contrattuali, analizzandoli e restituendo una mappa dei rischi legali per Paese e area di business, evidenziando le aree sulle quali è necessario intervenire.
Guglielmo Pisana, Rappresentante della Regione di Bruxelles in Italia, Malta e San Marino presso l’Ambasciata del Belgio, ha dichiarato: “La Regione di Bruxelles considera strategica la promozione di un ecosistema giuridico che, attraverso efficienza, imparzialità e riconoscibilità delle decisioni, possa consolidare il ruolo della capitale europea come hub internazionale per la risoluzione delle controversie. In un’economia sempre più globalizzata, favorire un contesto stabile e competitivo significa sostenere lo sviluppo delle imprese e rafforzare l’integrazione dei mercati”.
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