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Vacanze e cultura? Paestum! approfondimenti


Una vacanza è riposo e insieme occasione di imparare - e alloggiando in un Hotel a Paestum, è possibile immergersi nella storia antichissima del gioiello del Cilento!
Il sito dove sorgono oggi le rovine di Paestum, infatti, ha una tradizione abitativa lunghissima – è stato certamente sede di tribù ominidi e umane fin dall'epoca preistorica. Ne sono testimonianza resti di capanne e manufatti ritrovati dagli archeologi, che sono sicuramente databili all'età paleolitica e che attestano quindi l'antichità dell'insediamento. Risulta probabile che, all'epoca, sorgessero in realtà addirittura due piccoli villaggi, uno su ciascuna della alture che ora sono coronate dalla Basilica e dal Tempio di Cerere.Ci mancano invece dati precisi sull'effettiva fondazione della città le cui rovine oggi noi possiamo ammirare a Paestum: le fonti storiche antiche, tuttavia, ci danno ragione di ritenere che sia stata operata da una minoranza di Dori scacciati dalla colonia greca di Sibari dalla maggioranza Achea, circa 2600 anni fa. La città doveva essere nodo di intensi scambi commerciali con i greci, i latini, e gli etruschi, ed aveva allora il nome di Poseidonia. Dal 560 al 440 a.C. si colloca, con ogni probabilità, il periodo di più alto splendore e potenza della città, che vide l'erezione dei tre templi che ancor oggi ammiriamo quasi intatti.
Poseidonia mutò nome in Paistom, circa un secolo più tardi; la causa inattesa di tale cambiamento fu un più generale mutamento della classe dirigente della città, che cessò di essere Greca e divenne Lucana. Si tratta di un avvenimento per nulla raro, all'epoca, per le città della Magna Grecia: queste assorbivano la popolazione locale Italica come forza lavoro di basso grado e successivamente la vedevano scalare i gradini gerarchici arricchendosi con i commerci, fino a conquistare le posizioni di comando. La stessa ventura capitò a Neapolis, la città che si è poi evoluta nella nostra odierna Napoli. Non si pensi ad ogni modo che a tale cambiamento si sia accompagnata una crisi; al contrario, la città prosperò più che mai, nei commerci e nella produzione agricola, come testimoniato dalla ricchezza senza precedenti delle sepolture affrescate, e dal livello artistico elevatissimo dell'artigianato.Nel 273 avanti Cristo, la nostra città visse l'ultimo, grande cambiamento di nome e di governo. Ebbe il nome che conosciamo, quello di Paestum, e a darglielo fu Roma, che la sottrasse alla Confederazione Lucana. In questo modo acquisì un'importante posizione come cantiere navale - fu Paestum a fornire la flotta per la prima Guerra Punica all'Urbe - e diritti raramente concessi, uno fra tutti quello di coniare moneta. Sotto l'influenza Romana furono eretti quei grandi edifici pubblici - il Foro, il santuario della Fortuna Virile, l'anfiteatro che oggi è dimezzato dalla S.S. 38 - che ancora oggi sono visitati e apprezzati da studiosi e turisti di tutto il mondo.

Comunicato di Avatar di MarcoDegliMarcoDegli | Pubblicato Martedì, 05-Giu-2012 | Categoria: Turismo
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