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Chiusa prima mattinata consultazioni Colle,larghe intese lontane approfondimenti

 Si è chiusa la prima mattinata di consultazioni avviate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo le dimissioni del premier Matteo Renzi: al Colle, a partire dalle 10, sono saliti esponenti e rappresentanti dei gruppi misti di Camera e Senato e del relativo sottobosco di componenti. Dieci colloqui in tutto dai quali è emerso un abbastanza scontato no al voto subito e una disponibilità ad appoggiare un nuovo governo. Stasera, a chiusura del salone alla Vetrata, al Quirinale saranno salite 17 delegazioni parlamentari. Domani, esperite le sei consultazioni dei gruppi maggiori in ordine crescente (Si, Ala-Sc, Ncd, Fi, M5s e Pd), si arriverà a quota 23.

Quello che si prospetta secondo il presidente dei deputati del gruppo Misto, Pino Pisicchio è "un governo senza aggettivi: "né a termine, né di scopo" perchè "un governo è un governo" e "basta che ottiene la fiducia delle Camere". Mattarella, ha confermato Nello Formisano, deputato della componente Ppa-Moderati del gruppo Misto alla Camera, "ha la volontà di risolvere in tempi rapidi la crisi" lavorando "nella direzione di una maggioranza più ampia possibile". Anche se l'impressione dell'ex leghista Flavio Tosi, salito al Colle in rappresentanza di Fare!, è che "l'ipotesi di un governo di larghe intese come auspicato da Silvio Berlusconi si allontani anche se sarebbe quella migliore per svelenire il clima".

E' proprio del sindaco di Verona la sintesi migliore di quanto sta accadendo in queste ore: "L'altra ipotesi è quella di un governo che affronti la legge elettorale e poco altro. Il profilo del nuovo premier sarà scelto e proposto da Mattarella d'intesa con il segretario del Pd Renzi e la scelta non può che ricadere su una figura di alto profilo internazionale anche per le partite complesse che si trova a gestire l'Italia". Di figura di alto profilo internazionale parla anche Riccardo Nencini, al Colle in rappresentanza del Psi, non escludendo però nemmeno un reincarico a Renzi. Reincarico che non viene escluso nemmeno da Tosi: "Se lo scopo è un breve interim per la nuova legge elettorale, a prescindere da un nuovo pronunciamento della Consulta, in questa chiave un reincarico avrebbe lo standing internazionale necessario e avrebbe un significato in questo senso".

Comunicato di Avatar di thebirdthebird | Pubblicato Venerdì, 09-Dic-2016 | Categoria: Notizie
Tags: politica
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