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Aperitivo 2.0: la cultura del confronto on line

In un incontro informale svoltosi ieri sera, martedì 24 novembre, alcuni esperti della comparazione online, con la presenza di giornalisti e blogger, si sono scambiati idee e pareri sulla cultura della comparazione sul web in Italia. Il dialogo è partito dalla pubblicità comparativa tradizionale per arrivare ai portali di confronto prezzi e tariffe. All’incontro erano presenti Andrea Zoppolato, nèoenews.com; Max Scortegagna, trovaprezzi.it; Andrea Manfredi, supermoney.eu; Paolo Cereda, shoppydoo.it; Lorenzo Guerra, blogTv.it; Vanya Pavan, Pubblicità Progresso; Valter Ciari, Master Program e SopTv; Andrea Paternostro, Sole24Ore; inoltre, a titolo personale, un rappresentante del mondo bancario ed uno dei fondi di investimento.
Andrea Zoppolato, nèoenews, ha spiegato: “Sono molte le persone che comparano sul web ma per mancanza di fiducia alla fine si recano al negozio per effettuare di persona l’acquisto. Il problema generale, quindi, risulta essere legato al concetto di fiducia”.
Max Scortegagna, trovaprezzi.it, ha ripreso il problema della mancanza di fiducia, aggiungendo che : “Essa è fondamentale per l’acquisto di un servizio e inoltre chi ha più dimestichezza con la tecnologia avrà anche una maggiore  propensione all’acquisto online”.
Andrea Manfredi, supermoney.eu, ha riportato la sua esperienza personale: “A livello bancario è forte l’attenzione verso i siti di comparazione online di mutui e prestiti personali. L’esigenza di comparazione c’è ma è chiaro al tempo stesso che la fiducia necessaria per l’acquisto online di queste tipologie di prodotti bancari è ben diversa dall’acquisto di un cellulare. Non è vero che non c’è fiducia, c’è invece la necessità di avere come interlocutore un brand importante e rassicurante”.
Anche Paolo Cereda, cofondatore shoppydoo.it, si è soffermato in particolare su quello che ha potuto verificare lui stesso: “Nella nostra esperienza ci siamo resi conto che c'è una forte esigenza di comparazione e in effetti l’info click sui nostri siti è molto alto. La problematica principale è più che altro la mancanza del passaggio finale: l'acquisto on line.”   
Lorenzo Guerra, blogTv.it, ha spiegato: “Utilizzo i siti di comparazione ed acquisto online, cosa che ho fatto quando ho comprato una moto, ad esempio. Attualmente in Italia manca la cultura del confronto online, ma è possibile che in futuro la tendenza cambi. Anche le recensioni degli utenti sono utili, benché ci sia il rischio che i vari competitors si facciano la guerra commentando in maniera negativa il concorrente”.
Vanya Pavan, collaboratrice di Pubblicità Progresso, si è soffermata soprattutto sul rapporto tra Italia ed estero, sottolineando come: “Ho potuto verificare con mano, facendo pubblicità comparativa, che per cambiare le abitudini ed i costumi della gente ci vuole tempo e fatica. In Italia la cultura del confronto manca, al contrario ad esempio degli Stati Uniti dove si costruiscono lunghe campagne pubblicitarie incentrate proprio sul 'botta e risposta' tra un brand e l’altro”.
Valter Ciari, Master Program e SopTv, ha aggiunto: “che la crisi sicuramente ha portato dei cambiamenti nel comportamento d’acquisto dei consumatori, divenuti molto più attenti al confronto”. L'incontro si è concluso con la proposta di una campagna collettiva che faccia emergere le valenze positive del confronto on line.

Comunicato di Avatar di redofficeredoffice | Pubblicato Mercoledì, 25-Nov-2009 | Categoria: Notizie
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