Login »Nick: Pass:
Twitter
Facebook

1 lucio modestini ed fpa, un cammino lungo 18 anni

1.      

Dopo 15 anni di Presidenza del Fondo Pensione Agenti Professionisti di Assicurazione Fpa, Lucio Modestini è giunto al termine di questo importante percorso. Personalità dal forte temperamento, spontaneo e diretto, ha fatto della sua attività in Fpa una missione ed ha messo la sua cultura e la sua voglia di imparare in gioco per migliorare e far crescere questa risorsa per gli agenti professionisti di assicurazione.

Il Presidente Modestini, 73 anni, agente Groupama ad Arezzo dal ’64, per anni componente dell’Esecutivo nazionale SNA, rappresentante nel Bipar e componente della Commissione Industria della Camera per la costituzione della legge 48/79 (Albo Agenti), ha cominciato la sua attività in Fpa nel 1995.

Di certo, si può dire che, in questo lungo cammino, ha messo in gioco tutto sè stesso, con l’unico obiettivo di fare qualcosa di importante per la tutela del futuro dei suoi colleghi Agenti di Assicurazione.

Diciotto anni di attività all’interno del Fondo Pensioni Agenti, dei quali 15 vissuti come Presidente, non sono facili da riassumere in poche pagine. Anni intensi di lavoro e di impegno per vedere crescere questa “creatura” che ormai ha più di 37 anni di vita.

Nonostante la difficoltà dello sviluppo della previdenza complementare, nel nostro Paese, e delle riforme della previdenza statale, l’intento di Modestini e quello dei suoi colleghi amministratori è stato sempre orientato ad accrescere il numero degli iscritti e di potenziare il patrimonio del Fondo per poi, in un futuro, arrivare all’obiettivo di elevare i contributi e l’entità delle prestazioni, per la tutela economica di coloro che hanno terminato il proprio percorso lavorativo o che hanno subito interruzioni per cause di forza maggiore (pensioni di invalidità ed ai superstiti).

Il Fondo Pensione Agenti Professionisti di Assicurazione, oggi, è un organo solido, ben organizzato ed adeguato alla modernità ed ai cambiamenti dettati dall’evoluzione sociale. Nel 2013 Fpa si presenta come un Ente ben strutturato, suddiviso in aree di competenza, dove gruppi di personale qualificato operano quotidianamente per offrire un servizio sempre migliore.

Dopo il trasferimento nella nuova sede di via del Tritone, recente acquisto della Gestione Immobiliare di Fpa, il Fondo si è ulteriormente sviluppato in risposta alle nuove esigenze confermando l’importanza dell’investimento immobiliare con la nascita dell’Immobiliare Agenti Srl, nuova interessante opportunità per l’incremento del patrimonio della gestione integrativa del Fondo.

Nell’arco temporale della sua carica sono state emanate molte disposizioni legislative che hanno riguardato l’attività dei fondi pensione e l’attività dei Consigli di Amministrazione che si sono succeduti nel tempo e che ha avuto l’onore di presenziare si è rivolta in modo particolare al completo riassetto della normativa del Fondo.

Uno dei più significativi è stato il provvedimento di legge che ha trasformato Fpa da Associazione liberamente costituita a Fondo pensione riconosciuto con l’acquisizione della personalità giuridica. Di conseguenza è cambiato anche il sistema elettorale per la nomina degli organi di amministrazione e controllo, che prima avveniva esclusivamente tramite referendum mentre adesso avviene su nomina dei 24 rappresentanti dell’Assemblea dei delegati degli agenti (nominati con referendum) ed altrettanti membri nominati dall’Ania.

Tutto questo con l’impegno che uno dei tre eletti fosse un pensionato al quale già precedentemente aveva già proposto di riconoscere il diritto di avere un’informativa puntuale e diretta sull’attività del Fondo. In questo modo il pensionato ha conquistato la possibilità di essere presente nelle scelte di gestione.

2

L’oculata gestione del Fondo ed alcune importanti battaglie condotte insieme al Consiglio di Amministrazione, hanno portato a grandi e significativi cambiamenti.

In quest’ottica, anche nel triennio nel quale Modestini non era alla Presidenza, insieme ad altri è stato uno dei maggiori promotori dell’Accordo Nazionale Agenti di Assicurazioni, stipulato nel 2003 tra Ania, Sna e Unapass.

Grazie ad un’intensa opera di confronto con le Parti Sociali Modestini propose e riuscì a far approvare un emendamento fondamentale per Fpa. Infatti si decretò che il versamento dei contributi al Fondo fosse per metà a carico delle imprese e per metà a carico degli Agenti, dando così la possibilità al Fondo stesso di rimodulare le pensioni e di aumentare le proprie risorse. Inoltre, quando l’Inps ha prolungato il termine di pensionamento all’impegno del Cda ha fatto sì che l’Ania contribuisse anche per gli agenti che hanno superato i 65 anni di età e che, a causa dell’ultima riforma della previdenza sarebbero stati esclusi dal diritto alla pensione di Fpa.

Anche se negli anni della sua attività in Fpa non vi è stato un grandissimo incremento delle pensioni, poiché si è dovuto scegliere una strategia mirata alla tenuta del Fondo Pensioni per garantire agli iscritti la possibilità di poter usufruire di questo importante strumento, ci si è concentrati moltissimo sulla campagna delle adesioni, affinché sempre più agenti potessero conoscere ed usufruire di questa importante opportunità e, proprio negli ultimi anni, si sono intensificate le attività di comunicazione sull’attività del Fondo. Inoltre, si è data la possibilità agli iscritti di accedere alla loro posizione, direttamente dal sito www.fonage.it.

La gestione Finanziaria

Quando si parla di investimenti mobiliari ed immobiliari ci si addentra in un viaggio nel quale si incontrano molte possibilità, ma anche molti ostacoli e ci vuole il coraggio di osare, di andare avanti, nonostante la scelta migliore sia sempre quella più difficile da intraprendere, soprattutto se si vuole portare avanti il principio della best solution che si è sempre ricercato.

La politica degli investimenti condotta durante il periodo della presidenza di Lucio Modestini si è fondata sulla prudenza e sulla proiezione a lungo raggio.

Quando fu eletto per la prima volta aveva trovato un piano di investimenti troppo legato al mercato azionario e quindi troppo esposto ai mutamenti economici che si sarebbero potuti verificare nel corso degli anni.

La gestione patrimoniale del Fondo era basata sulla sopravvalutazione di alcuni Titoli ed era estremamente rischioso reggersi su quelli, poiché troppo legati alle condizioni economiche del momento. Così si è deciso di diversificare gli investimenti, avvalendosi anche della consulenza di esperti in economia e politiche di investimento.

Sebbene durante i primi anni di presidenza la rendita dei Titoli di Stato fosse stata molto buona, poiché il nostro Paese era in netta crescita, insieme al Consiglio di Amministrazione, alla struttura ed ai consulenti finanziari Modestini si rese conto che tale situazione non poteva durare e insieme al Cda si intervenne per riequilibrare i pesi interni del patrimonio

Ci furono momenti veramente difficili, come nel 2001, con il crollo dei titoli causato dalla crisi Usa, e nel 2008, quando il nostro Paese si trovò al principio di una situazione di profonda crisi.

Oltre alla già ricordata battaglia del 2003 per l’ottenimento del raddoppio della contribuzione, insieme ai colleghi del Consiglio di amministrazione il Presidente è stato sempre molto attento a mantenere in equilibrio il Bilancio Tecnico-Attuariale anche a scapito degli incrementi delle pensioni erogate che, nel

3

passato, avevano beneficiato di aumenti che il Presidente ed i suoi collaboratori hanno giudicato “temerari”. Tutto ciò per impedire che Fpa non diventasse un privilegio di pochi e che esso potesse sopravvivere negli anni.

Al suo arrivo, nel 1995, il patrimonio dell’allora Cassa Pensioni Agenti, ammontava a circa 250.000.000 di Euro. Nell’arco di diciassette anni, per effetto dell’aumento delle contribuzioni, della gestione oculata delle risorse, degli interessi maturati sui titoli depositati e soprattutto grazie alla convinzione profonda dell’importanza di proiettare gli investimenti in un asset economico a lungo raggio per garantire la tenuta del fondo, si è arrivati a gestire più di 750.000.000 di Euro, considerando anche l’aumento del numero dei pensionati che dal 1995 ad oggi sono aumentati di oltre il 340%.

CarPresidente, 18anni di attività e 15 di Presidenza  in FPA sono molti, quali sono le linee guida che ha seguito nel corso degli anni? Quali sono stati i suoi obiettivi principali e quali sono i cambiamenti maggiori che sono stati attuati? I principi che mi hanno ispirato sono stati  sempre rivolti  alla tutela e tenuta del  Fondo, perché esso potesse continuare a  garantire le pensioni agli iscritti, incentivando l’adesione di sempre più agenti. Per questo si è sempre privilegiata una politica di investimenti accurata e a lungo raggio, basata sulla prudenza, evitando di mettere a rischio il Patrimonio di FPA che ne garantisce la sopravvivenza. Agire diversamente avrebbe significato rendere impossibile mantenere il funzionamento della struttura che è oggi.  Il mio impegno si è sempre concentrato sul rendere questa risorsa per tutti e non supporto per privilegiati e per poter offrire agli iscritti un servizio sempre più trasparente e sicuro.  Per questo ho accolto con favore il provvedimento di legge che ha imposto la trasformazione di FPA da Associazione Libera a Fondo Pensioni, giuridicamente riconosciuto. Inoltre mi sono impegnato profondamente perché FPA potesse dedicarsi e fare affidamento anche su investimenti immobiliari tramite le società immobiliari controllate dal Fondo. Inoltre abbiamo creato una struttura amministrativa divisa in dipartimenti articolati, ognuno con la propria competenza e siamo stati in grado di creare anche una rete di servizi volti al tenere un contatto con gli iscritti e garantire loro l’informazione sulla propria posizione, i contributi e l’ammontare della propria pensione anche accedendo all’area riservata sul sito internet.  Il Fondo Pensioni ora è un organo solido e funzionante.

2.       Se le chiedo di darmi tre date significative nella sua attività di Presidente, cosa mi risponde? Senza dubbio, il 1995 quando è cominciato il mio tragitto. Desideravo diventare Presidente perché credevo e credo tuttora che il Fondo sia una risorsa importante per il futuro degli Agenti Professionisti di assicurazione, da leggersi  come “una provvigione”, intesa come una rendita posticipata nel tempo.  Un altro momento importante è stato quando  per  cause di politica interna sono stato costretto ad interrompere il mio cammino da Presidente, pur continuando, però la mia attività come consigliere.  Infine, l’altra data significativa è stata quando sono stato rieletto, nel 2004,  e da allora fino ad oggi ho potuto portare a termine gli obiettivi che mi ero prefissato. Queste tre date costituiscono la mia storia all’interno di FPA. 

3.       In 15 anni sono state molte le decisioni che con i suoi collaboratori ha dovuto prendere e ci sono stati anche dei momenti molto difficili, può illustrarci quali sono stati i periodi più complessi e quali sono stati gli interventi per  uscire dalle difficoltà? Ci sono state delle decisioni che ha preso e di cui si è pentito o delle scelte che si sono rivelate sbagliate? La Presidenza di un Fondo Pensioni implica di per sé un grande impegno nell’accuratezza degli investimenti finanziari e della gestione del Patrimonio del Fondo.  Quando sono diventato Presidente le rendite economiche andavano molto bene, poiché il nostro Paese era in piena ripresa e quindi i bilanci di FPA furono molto positivi. In seguito, però, quando la situazione economica peggiorò si rese necessaria un’attenta analisi economica che porto un cambiamento significativo nella strategia di gestione patrimoniale. Del resto, fin dall’inizio, mi sono impegnato in una più strutturata gestione finanziaria, creando un’area che si occupasse esclusivamente di controllare ed attuare i movimenti mobiliari, con l’obiettivo di proiettare il Patrimonio del Fondo anche negli anni futuri. E’ stato così che con il CdA e con l’aiuto un di valido Consulente di Economia siamo riusciti a riequilibrare gli investimenti mobiliari in modo da non essere esposti a troppi rischi quando la situazione economica del Paese diveniva critica. E’ ovvio che di decisioni difficili ce ne sono state, soprattutto quando vuoi mantenere la trasparenza ed agire nell’interesse di tutti. In tutta onestà, non ricordo di aver preso decisioni di cui mi sono pentito, anche  perché le stesse sono sempre state discusse e condivise univocamente con il Cda.  Forse, sono stato, a volte, intemperante e molto decisionista, ma sempre quando ero convinto di fare la cosa giusta.

4.       In questo momento così difficile,  cui la nuova riforma delle pensioni fa auspicare un futuro molto incerto per i pensionati di domani, la previdenza complementare diventa come non mai una risorsa fondamentale per gli agenti Quali sono state le politiche attuate per favorire l’adesione di un maggior numero di iscritti e qual è il messaggio che deve essere rivolto agli agenti che ancora non hanno deciso di avvalersi della risorsa? Come ho già detto più volte, la mia funzione è sempre stata volta a preservare FPA perché lo considero uno strumento di importanza fondamentale per il futuro degli agenti iscritti. Per questa ragione credo che sia importantissimo promuovere l’adesione al Fondo. Soprattutto in questo gravissimo momento di crisi e di incertezza lavorativa è necessario coinvolgere anche gli agenti più giovani perché possano costruirsi una pensione complementare. Anche se oggi può essere un sacrificio il versamento dei contributi, in una proiezione futura l’importo della pensione di FPA potrebbe diventare una garanzia. Proprio per incentivare gli iscritti, proprio quest’anno abbiamo iniziato un percorso di miglioramento del sito internet e di potenziamento della comunicazione e dell’informazione. Iscriversi al Fondo per coloro che hanno i requisiti è una grandissima opportunità.

5.       Lei è rinomato per la sua ironia pungente e per la capacità di curare personalmente i rapporti con i principali attori del settore assicurativo e della Previdenza. Può spiegarci perché è importante mantenere dei rapporti e confrontarsi con parti sociali ed istituzioni? La mia ironia è la cosa di cui mi sento più fiero.  L’ironia è il sorriso dell’intelligenza. Io credo che, nella vita, bisogna vivere ogni prova con il sorriso, intensamente, ma leggermente. Io sono per la leggerezza dell’essere che non è superficialità, ma ricerca del lato positivo in ogni attimo. La capacità di rendere divertente in maniera possibilmente intelligente anche il momento più difficile, mi ha sempre permesso di essere ascoltato e di mettermi in gioco nel dialogo con quegli organi che operano nel settore delle assicurazioni e intervengono attivamente per regolamentare giuridicamente i vari aspetti della professione. Il dialogo con le parti sociali oltre ad essere un’ottima opportunità di informazione,  si rivela opportuno per arrivare a modifiche significative nel percorso di crescita di un Fondo Pensioni.

6.       Veniamo alla parte degli investimenti. FPA  ha basato la sua politica degli investimenti sia in termini mobiliari che immobiliari, puntando  sulla prudenza e sulla proiezione a lungo raggio. Crede che questo percorso sia stato giusto? Da quando sono stato eletto ho sempre cercato di privilegiare la tenuta di FPA agli interessi di pochi. Infatti, fin dai primi anni del mio impegno ho fatto si che la gestione patrimoniale si caratterizzasse per una forte diversificazione degli investimenti. Al mio arrivo il patrimonio dell’allora Cassa Pensioni Agenti, ammontava a circa 250.000.000 di Euro.  Nell’arco di diciassette anni, per effetto dell’aumento delle contribuzioni, della gestione oculata delle risorse, degli interessi maturati sui titoli depositati e soprattutto grazie alla nostra convinzione profonda dell’importanza di proiettare gli investimenti in un asset economico a lungo raggio per garantire la tenuta del fondo, siamo arrivati a gestire più di 750.000.000 di Euro”. Inoltre abbiamo puntato molto sugli investimenti immobiliari, trasformando la vecchia società nell’Agenim s.r.l (2009) e creandone una nuova: la Immobiliare Agenti Srl. Queste due Società controllate direttamente dal Fondo sono diventate nel giro di pochi anni un elemento molto importante per Fpa e corrispondono alle due forme di prestazione di FPA, ordinaria ed integrativa e raggiungono oltre il 10% del patrimonio complessivo.

7.       Lei, quest’anno, lascerà la Presidenza del Fondo. Quali consigli si sente in grado di dare a chi rivestirà il suo ruolo? Quali sono i fattori che devono essere potenziati  in FPA negli anni futuri? Lei ha sempre avuto con i suoi collaboratori e con i dipendenti del Fondo un rapporto aperto, schietto e sincero, che messaggio lascia a chi in questi anni ha prestato la attività al Fondo? Il consiglio che posso dare è che si cerchi sempre di arrivare alla condivisione totale di scelte e degli obiettivi. Inoltre è importante agire sempre nella trasparenza e nel rispetto delle leggi, senza incorrere in sanzioni, né in contenziosi legali e cercando di mantenere uniti gli intenti. Ho provato una grande soddisfazione  nel constatare che un’attenta e approfondita verifica ispettiva da parte dell’organo di Vigilanza sui Fondi Pensione (Covip), durata oltre 4 mesi e terminata alla fine del 2012, non ha prodotto alcun rilievo nei confronti dell’operato di FPA. Per quanto riguarda i dipendenti, credo di aver portato sempre avanti una politica molto tollerante e di averli coinvolti nel grande progetto che avevo in testa  e di cui loro sono parte integrante. Ho sempre creduto che creare un clima colloquiale giovi alla vita di una struttura in crescita.

 

Comunicato di Avatar di martaghi77martaghi77 | Pubblicato Venerdì, 14-Giu-2013 | Categoria: Notizie
Portale automobilistico
Elenco e offerte Terme

Reazioni:

Voto medio

-

0 VOTI

Iscriviti per poter votare questo comunicato o pubblicarne uno a tua volta.
 

Iscriviti

Iscriviti
Iscrivendoti potrai inserire nuovi comunicati, votare i comunicati altrui e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui o sull'immagine per aggiungerti
Versione desktop