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WatchMouse: nuovo report sulla disponibilità delle API approfondimenti

WatchMouse (http://www.watchmouse.com/it/), leader mondiale nel settore del monitoraggio delle prestazioni di siti e applicazioni web, annuncia di aver pubblicato un nuovo rapporto sull’uptime di 50 dei più popolari siti mash-up presenti nella lista di ProgrammableWeb (http://www.programmableweb.com), un eco-sistema per lo sviluppo nel Web 2.0 che raccoglie oltre 3.000 API aperte dei maggiori servizi internet e quasi 5.700 siti mash-up disponibili. L’analisi di WatchMouse ha incluso anche siti quali Google Maps, Google Search, Flickr, Twitter, YouTube, Amazon, eBay, Facebook, Microsoft Virtual Earth, e Wikipedia.
 
Sempre più spesso le aziende Web rendono disponibili le proprie API (Application Programming Interface - Interfaccia di programmazione di un’applicazione) consentendo agli sviluppatori di integrare facilmente i propri dati e funzionalità con lo scopo di renderli più dinamici attraverso la creazione di siti mash-up. Il risultato è che migliaia di siti e applicazioni Web ora dipendono da queste API per funzionare bene e quando una di queste non funziona, crea un effetto domino istantaneo. Per le aziende che offrono API aperte vi è dunque la necessità di garantire che queste siano operative almeno il 99,9% del tempo.
 
L’analisi di WatchMouse è stata effettuata nel periodo dal 16 febbraio al 17 marzo 2011 e ha rilevato che dieci API hanno funzionato alla perfezione con il 100% di uptime durante il periodo di studio, tra questi Basecamp, Delicious, eBay, goo.gl, Google Buzz, Google Charts, Google Maps, Google Search, Quora e SimpleGeo. Due delle API analizzate, GeoNames (97,4%) ed Eventful (97,2%) hanno registrato delle performance basse, con quasi un giorno intero di inattività ciascuno, mentre MySpace ha riscontrato grandi difficoltà ed è in fondo alla lista con il 94,3% di uptime, l'equivalente di quasi due giorni di inattività.
 
Il sito WatchMouse per il monitoraggio delle API più comuni, www.API-status.com, riporta il risultato del monitoraggio delle singole API e se il risultato è sbagliato o se il tempo di risposta è superiore ai 4 secondi, viene segnalato un errore e un’indisponibilità. La percentuale di uptime è quindi basata sul numero di errori segnalati. API-status.com riporta anche lo storico degli ultimi sette giorni, uno snapshot delle ultime 24 ore e l'indicazione delle prestazioni tra più Paesi.
 
Per leggere il rapporto completo sull’uptime e le performance dei 50 più popolari servizi web di API, visitare il seguente indirizzo internet: http://www.watchmouse.com/it/spi/2011/API_availability.php

Comunicato di Avatar di valentinavalentina | Pubblicato Mercoledì, 23-Mar-2011 | Categoria: Notizie
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