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Risarcimento Danni Italia approfondimenti

Notizie di malasanità, incidenti stradali e infortuni sul lavoro inondano giornali e telegiornali. Sempre più spesso capita di venire a contatto con realtà nelle quali c’è una vittima. Vittima d’incidente stradale, d’infortunio sul lavoro o di malasanità. Ma chi è il carnefice? Ci sono casi in cui si conosce, ha un nome e un cognome, casi in in cui nonostante sia riconosciuto non è possibile imputargli alcuna colpa e casi in cui resta sconosciuto. È assurdo pensare che qualcuno che ha leso i diritti altrui possa continuare a dormire sonni tranquilli, mentre chi il danno lo ha subito debba continuare a disperarsi alla ricerca di una soluzione. La legge parla chiaro: “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno” (art. 2043 c.c.), ma non sempre è così. Sono migliaia i casi di colpevoli restati impuniti e di vittime che non hanno ottenuto nessun risarcimento. Il riferimento è sia ai casi di malasanità che agli incidenti sul lavoro o stradali. I numeri parlano chiaro e ci descrivo la situazione italiana. 
Malasanità
Da aprile 2009 a settembre 2010, i casi di malasanità sarebbero 242, di cui 163 registrano la morte dei pazienti, un caso ogni 48 ore. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica ha dichiarato che le vittime di malasanità, in Italia, sono maggiori rispetto a quelle provocate dal cancro. È stata stilata una classifica dei reparti più “pericolosi” e un’altra delle regioni con il maggior numero di “casi”. 
Incidenti stradali
Aumento delle percentuali delle vittime durante i primi nove mesi del 2010 sulle autostrade: gli incidenti mortali del +14.6%, le vittime +14,4% (+31, su un totale di 246) e le multe per eccesso di velocità’ (art.142 del CdS) del +12.5%. Sulle altre strade, invece, diminuiscono gli incidenti mortali del -7,1%, le vittime -7,6% (-57 su un totale di 689) e le multe per eccesso di velocità’ -12,2% ( fonte: Ministero dell’Interno con i dati i Polizia Statale e Carabinieri). 
Infortuni sul lavoro
Secondo le stime dell’INAIL nel primo semestre del 2009 ci sarebbe stato un calo di infortuni e morti sul lavoro, rispettivamente -10,6% e -12,2%. Gli infortuni sono stati 397.980 e i casi mortali 490. Ma non va dimenticato che in quello stesso periodo l’economia italiana versava in condizioni negative e l’occupazione ne era fortemente influenzata. Meno persone che lavorano, minore possibilità di infortunarsi. Il decremento si è registrato soprattutto per il settore dell’Industria, nel comparto metalmeccanico, a seguire il settore delle costruzioni. I migliori risultati sono stati riscontrati nel Nord Italia (nello specifico nel nord-est), mentre il Centro Italia viaggia in controtendenza con un aumento degli infortuni. 

Comunicato di Avatar di btstudiobtstudio | Pubblicato Giovedì, 25-Nov-2010 | Categoria: Notizie
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