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L’intervento dell’ing. Valentini del gruppo Enea al meeting “La nuova direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia “ , si è concentrato sugli incentivi fiscali del 55% e sulle loro conseguenze per l’economia del paese. Enea qualche settimana fa ha consegnato in Parlamento ed ai membri interessati del governo, due relazioni sull’eventualità di proroga del 55% oltre il 2010 . La prima redatta con CRESME sull’ impatto socioeconomico delle detrazioni fiscali; la seconda scritta da Enea , sugli effetti delle detrazioni dei prodotti e dei servizi incentivati; ed attualmente sono al vaglio dei Ministero Sviluppo Economico e Economia e Finanze per essere valutate. Nel corso dell’esposizione di Valentini, si sono rivelati importanti i numeri riguardanti costi e benefici al 2015 degli interventi di risparmio energetico posti in essere nel quadriennio 2007-2010 e per i quali sono state chieste le detrazioni del 55% . A fine 2010 saranno stati realizzati complessivamente 11.1 miliardi di euro di lavoro , di cui il 55% , cioè 6,11 miliardi saranno posti in detrazione. Quindi tra risparmio accumulato sulle bollette energetiche, gettito fiscale aggiuntivo (IVA , IRPEF,IREF e aumento del potere di acquisto), e incremento del reddito immobiliare ritraibile dalla locazione , CRESME ha calcolato un ritorno monetario di 10,660 miliardi di euro. Inoltre ci sono i benefici ambientali e socioeconomici : diminuzione delle emissioni di CO2 , aiuto al tessuto produttivo (impianti e materiali sostenibili), sostegno all’occupazione, incentivo all’innovazione tecnologica, miglioramento del mix energetico nazionale. Valentini sostiene che in mancanza di proroga oltre il 2010 gli effetti negativi non saranno pochi. In caso di stabilizzazione del provvedimento, invece avremo un boom del mercato dell’efficienza energetica , dell’innovazione tecnologica , dello sviluppo dei green job e dei vantaggi in termini di energia risparmiata e di CO2 non emessa. In ultimo, l’intervento di Valentini è stato considerato positivamente, tranne che per quella frase , con la quale sostiene che si debba eseguire una “azione di rimodulazione” sulle performance che hanno dimostrato di avere un mercato maturo come per esempio la “sostituzione degli infissi “ che ha ottenuto un grande successo ai fini del 55%. Ciò non è il risultato di un mercato avviato , ma del fatto che gli infissi degli italiani sono obsoleti e necessitano di essere sostituiti. La sostituzione di serramenti esterni è un intervento poco costoso, il più facile ed il più rapido; è sempre però un passo in avanti nella lotta allo spreco energetico. Una valida azienda che si occupa della sostituzione di serramenti Serramenti è Vetreria del Chiese.
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