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Sigarette elettroniche per dire addio al tabacco da combustione approfondimenti

In poco meno di dieci anni, al boom delle sigarette elettroniche ha fatto seguito non un calo della frequenza di utilizzo, come succede spesso per le mode occasionali e passeggere, e neppure ad un significativo rientro dell’abitudine al fumo tradizionale: al contrario, sempre più fumatori di tabacco si convertono a questo modello ricreativo di “svapo”, perseguendolo nel tempo. Sono numerosi i fumatori italiani che decidono di “provarci” con una e-cig, magari perché stanchi di subire tutte le conseguenze nefaste della sigaretta classica sul proprio aspetto estetico e sulle relazioni sociali, o perché fumare è un impegno quotidiano troppo dispendioso da rispettare, oppure semplicemente per cambiare, mettendosi in gioco e rompendo gli schemi della propria vita attuale.

Fumare può essere un hobby anche piacevole sotto certi aspetti, ma il gioco non vale la candela, soprattutto quando si è ormai consapevoli dei rischi in cui si va incontro con la combustione del tabacco. Meglio “svapare” con la propria e-cig, allora, malgrado il recente dibattito sulla pericolosità di alcune sostanze presenti negli e-liquid utilizzati. Lo sviluppo tecnologico delle e-cig ha conseguito, infatti, traguardi interessanti, con il conforto di alcuni studi scientifici internazionali che sostengono il contributo di questo accessorio sul fronte della salute personale e pubblica.

Alcune ricerche attive In questo ambito, hanno misurato per anni i risvolti salutistici e sociali delle sigarette elettroniche e la loro tendenza ad essere utilizzate nel tempo. In uno studio, in particolare, guidato da un’equipe all’interno della University of California di San Diego, sono presenti degli aspetti interessanti, che implicano l’attitudine delle sigarette elettroniche a far abbandonare il tanto temuto vizio di fumare il tabacco bruciato. Questa ricerca è stata coordinata da Shu-Hong Zhu, professore del dipartimento di “Family Medicine and Public Health”, oltre ad essere direttore del Center for Research and Intervention in Tobacco Control (CRITC) e ha misurato per un paio di anni il coefficiente di successo tra gli aspiranti ex fumatori, nell’impresa ardua di abbandonare il vizio. I risultati positivi sono balzati subito agli occhi, con il 42,4% di utilizzatori abitudinari delle sigarette elettroniche che ha smesso di fumare. In pratica, la sola attività di svapare la propria sigaretta elettronica per lungo tempo rende 4,1 volte maggiore la possibilità di abbandonare definitivamente catrame e co., rispetto semplicemente a chi non le utilizza.

Questi benefici non sono osservabili a chi ricorre allo svapo una volta ogni tanto e nemmeno, purtroppo, a chi cerca di smettere ricorrendo alla sola volontà, seppur la grande motivazione iniziale. Nella promozione all’utilizzo delle sigarette elettroniche, i dati ufficiali di questo esperimento offrono un resoconto unanime in tal senso: nello studio californiano, infatti, sono stati coinvolti ben 2.028 fumatori in Usa per circa un biennio e il risulttato finale è stato quello del 42,4 per cento dei fumatori assidui di e-cigarettes che hanno smesso di fumare tabacco da combustione, contro il 14,2 per cento di chi le usava saltuariamente e il 15,6 per cento di chi è riuscito a smettere senza usare le e-cig.

Comunicato di Avatar di evan79evan79 | Pubblicato Lunedì, 14-Mag-2018 | Categoria: Benessere
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