Cosa differenzia il tatuaggio per capelli da quello classico
Molto spesso succede che i non addetti ai lavori e coloro che si avvicinano al mondo della tricopigmentazione per la prima volta, possano confondersi tra la tricopigmentazione e il classico tatuaggio decorativo. La tricopigmentazione può essere infatti pensata come un “tatuaggio per capelli”e se tuttavia vi sono analogie con il tattoo classico, è bene ricordare soprattutto le differenze, utili a chi vorrebbe sottoporsi ad un trattamento di tricopigmentazione del cuoio capelluto.
Quella dei capelli tatuati, è una pratica che consente di ridisegnare attraverso tecniche di tatuaggio parte della capigliatura, le sopracciglia e la barba in quelle persone, uomini e donne, che soffrono di caduta temporanea o definitiva dei capelli, per alopecia cicatriziale o androgenetica (la comune calvizie maschile) o per patologie come l’alopecia areata a chiazze, totale o universale. Si tratta di un’alternativa all’uso di parrucche e di una soluzione alternativa o complementare all’autotrapianto per infoltire i capelli Trattandosi di una tecnica di camouflage non serve a curare la patologia ma a mascherare in maniera cosmetica il difetto estetico.
Il classico tatuaggio invece, è una tecnica di decorazione del corpo che esiste da millenni in tutte le culture e porta con se un significato ben preciso (religioso, sociale, estetico, ecc.) a seconda del contesto. Nella sua forma più diffusa, questa tecnica consiste nell’incidere il derma ritardandone la cicatrizzazione con sostanze specifiche.
Per affinità la tricopigmentazione è molto simile al tatuaggio ma si differenzia per tecniche, strumenti e durata e tipologia del pigmento. Nella Tricopigmentazione, i pigmenti, vengono depositati nel derma superficiale, mentre nel tatuaggio nel derma profondo. I pigmenti utilizzati per la Tricopigmentazione possiedono caratteristiche chimiche che limitano la durata nel tempo e sono appositamente studiati per essere inoculati nel cuoio capelluto; quelli tatuaggio sono definitivi e non sono adatti nella maniera più assoluta alla tricopigmentazione. Infine i macchinari e gli aghi da tricopigmentazione sono differenti da quelli del tatuaggio. In particolare, rispetto a quello da tatuaggio decorativo l’ago è più sottile, penetra in uno strato più superficiale del derma e rilascia una quantità controllata di pigmento. Il “disegno” deve risultare micro-preciso e mantenere le sue caratteristiche inalterate nel tempo.
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