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Anziani più esposti alle patologie dell’apparato visivo approfondimenti

I nostri occhi sono sottoposti a continui stimoli. Con l’allungamento progressivo dell’età media ognuno di noi chiede al proprio apparato visivo un funzionamento maggiore per durata e performance. La prima conseguenza di questa mutata situazione è che la vista è più a rischio là dove la popolazione è più anziana: nel nostro Paese il 20% della popolazione ha varcato la soglia dei 65 anni. Questa percentuale è destinata a salire nei prossimi anni, raggiungendo probabilmente il 33% nel 2030. Ai problemi provocati dall’invecchiamento della popolazione se ne sommano altri dovuti principalmente all’introduzione di nuove mode e tecnologie, tra cui l’utilizzo  prolungato delle lenti a contatto e il ricorso alle tecnologie laser per la correzione di difetti anche minimi alla vista. Non sono rari, infatti, i casi di cornee rovinate da lenti a contatto utilizzate senza precauzione e difetti corretti male nei primi anni di introduzione del laser. Tra le principali patologie dell’occhio che arrivano persino a mettere a rischio la nostra capacità visiva ricordiamo: 

  • LA CATARATTA - l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha calcolato che la cataratta nei Paesi più industrializzati rappresenta la principale causa di cecità: dai 12 ai 15 milioni di ciechi nel mondo ed interessa oltre il 90% dei soggetti ultrasettantenni. Cent’anni fa la cataratta non esisteva, o quasi. In genere si moriva prima che l’invecchiamento del cristallino diventasse un problema e la cataratta non costituiva un problema diffuso perché in genere la vita notturna era abbastanza limitata.
  • IL GLAUCOMA - è una malattia tipicamente senile che colpisce circa 550 mila persone nel nostro Paese. Investe l’11% della popolazione che ha raggiunto gli 80 anni (a 40 anni la percentuale è pari a 0,2). Il numero dei colpiti da glaucoma è destinato a salire. E’ una patologia più difficile da diagnosticare ma può essere controllata con i farmaci o con la chirurgia. 

LA PREVENZIONE – per prevenire i difetti visivi è necessario intervenire subito con controlli già nei primi 3 anni di vita. E’ importante individuare l’esistenza di eventuali difetti visivi nei bambini ed iniziare a correggerli. Se la prima visita non ha rilevato problemi, allora la seconda visita di controllo potrebbe esser fatta intorno ai 40 anni, per verificare se c’è un glaucoma in fase iniziale e valutare le condizioni della retina. E’ importante che siano sempre sotto controllo i familiari dei soggetti ipertesi o diabetici, che sono più esposti al rischio glaucoma o retinopatia. Chi non ha problemi può rivolgersi dall’oculista a 65 anni. Per tutti vale la regola che per prevenire patologie visive è bene seguire una sana ed equilibrata alimentazione, mantenere un’attività fisica regolare, eliminando il fumo.  

LE ULTIME FRONTIERE DELLA RICERCA IN CAMPO VISIVO - la ricerca propone tra le ultimissime novità la lente intraoculare (Iol) che viene realizzata su misura per ogni singolo occhio in aggiunta o in sostituzione del cristallino naturale. La Iol customizzata, inserita dietro la pupilla, può correggere tutti i difetti (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) anche quando questi sono concomitanti.

L’utilizzo di questa lente potrebbe dare ottimi risultati in termini di miglioramento visivo e comportare un periodo di riabilitazione estremamente ridotta: i pazienti vedono bene già uscendo dalla sala operatoria, assicurando stabilità del risultato nel tempo.

Comunicato di Avatar di farmanfarman | Pubblicato Martedì, 10-Feb-2009 | Categoria: Benessere
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