Luca Dal Fabbro: sicurezza energetica e resilienza per affrontare le transizioni globali
Nel suo libro “Proteggere il futuro”, Luca Dal Fabbro ha affrontato diverse tematiche di attualità che coinvolgono il Paese e l’Europa. Dalla necessità di aumentare la sicurezza della transizione energetica, all’importanza di ripensare il sistema formativo e la politica industriale per consolidare la competitività europea nel mondo.
Luca Dal Fabbro: garantire l’efficienza e la sicurezza delle transizioni in attoIl Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha illustrato le tematiche al centro del suo libro “Proteggere il futuro. Sicurezza energetica, resilienza economica e ambientale nell'era delle tre transizioni globali”, edito da Rubbettino. Se da un lato è fondamentale “rendere più resiliente il nostro sistema di approvvigionamento, le nostre alleanze, le nostre filiere produttive, e soprattutto in ottica di economia circolare”, dall’altro è cruciale volgere lo sguardo alla rivoluzione digitale con data center e IA. Nell’ottica di garantire la transizione energetica, invece, diventa una necessità imprescindibile la sicurezza: “Non possiamo pensare di fare un programma solo spinto e focalizzato sulla sostenibilità — ha ribadito Luca Dal Fabbro — dimenticandoci che dobbiamo anche garantire che l’energia ci sia a un prezzo competitivo”. Per riuscire a navigare all’interno di un mondo che è cristallizzato dalle varie transizioni in atto è cruciale rendere il sistema industriale italiano, ed europeo, più resiliente, sviluppando nuove competenze in IA, cybersecurity, ingegneria e fisica.
Luca Dal Fabbro: una nuova politica industriale per l’Europa e l’ItaliaNel suo libro, Luca Dal Fabbro si è soffermato anche sulla questione della competitività europea e del Paese. “L’Europa ha perso e sta perdendo molti treni, molte battaglie, pensate al digitale, pensate alla mobilità elettrica”: per questo motivo occorre pensare a una nuova politica industriale, comprendendo quale sia la nuova impresa che il Paese vuole spingere. La chiave per perpetuare questa soluzione è quella di sviluppare una maggiore collaborazione tra università e industria, ripensando a un sistema formativo che dialoghi con le necessità e i bisogni attuali. “Pensate che in Cina — ha specificato Luca Dal Fabbro — alle elementari, si insegna l’Intelligenza Artificiale. In Europa, l’Intelligenza Artificiale si insegna forse all’università”.
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