TGCom24, l’intervista all’AD di Illycaffè Cristina Scocchia
Illycaffè rafforza gli investimenti in Italia e in Europa e considera la produzione negli Stati Uniti per il mercato americano. L’AD Cristina Scocchia a TGCom24: “In salita bisogna accelerare. La Borsa? Può attendere”.
Cristina Scocchia: bisogna rifuggire dalla stagnazione strategica e investire“Il contesto macroeconomico e geopolitico lo conosciamo tutti. Abbiamo i dazi, nel settore del caffè abbiamo la materia prima, il caffè verde, alle stelle. In questi momenti dobbiamo però rifuggire dalla stagnazione strategica e cercare il coraggio di crescere”. È questo il pensiero che Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha condiviso in una recente intervista rilasciata a TGCom24. La manager, dal 2022 alla guida dell’azienda triestina del caffè, è convinta che “l’unico modo per scollinare questo momento molto difficile per le imprese” è accelerare. “Per noi vuol dire, per esempio, andare a considerare l’Europa un porto sicuro, un mercato in cui vogliamo investire di più per crescere di più”. La strategia di Illycaffè per affrontare la salita si basa innanzitutto sul rafforzamento degli investimenti in Italia e in Europa, ma non solo. “Stiamo anche considerando la possibilità di produrre una parte di prodotti che vendiamo sul mercato americano proprio in quel mercato”. Una soluzione che limiterebbe senz’altro l’impatto dei dazi sui numeri del Gruppo, dato che il mercato americano conta il 20% del suo fatturato. L’ostacolo più grande è però, in realtà, costituito dal costo del caffè verde. Dopo aver mantenuto un valore più o meno stabile tra i 100 e i 130 centesimi per libbra, dal 2015 al 2021, ora è aumentato di tre volte tanto, arrivando ai 380 centesimi per libbra. “Il costo della tazzina sarà più alto per gli americani, per gli europei e per gli italiani, non tanto per i dazi ma per il climate change e per tutte quelle speculazioni sulle soft commodity come il caffè verde”, ha spiegato Cristina Scocchia.
Cristina Scocchia: le recenti acquisizioni di Illycaffè e la posizione sulla quotazione in BorsaPer l’AD di Illycaffè, “in salita si accelera” non è soltanto un motto ma qualcosa da tradurre in azioni concrete. E ne ha dato dimostrazione. Prima dell’estate, l’azienda ha acquisito il controllo del suo distributore svizzero con sede a Thalwil, nella Svizzera tedesca. “D’ora in poi la Svizzera sarà un mercato per noi gestito in diretta e questo ci permetterà di crescere in maniera più importante”, ha sottolineato. Ancora più fresco è, invece, l’annuncio dell’acquisizione di Capitani, azienda italiana specializzata nella progettazione e produzione di macchine da caffè per il segmento casa. “Questa per noi è una mossa importante. Innanzitutto significa investire nel Made in Italy. Significa fare squadra perché le piccole e medie imprese in questo contesto macroeconomico soffrono di più e quindi chi è capofila in una filiera deve fare la propria parte per tutti. Per noi questi investimenti sono strategici”, ha evidenziato Cristina Scocchia. Per quanto riguarda la possibilità di una quotazione in Borsa, la manager ha rimarcato che questa “può attendere”. Non perché l’azienda non sia pronta, anzi. “Il caffè sta crescendo molto bene. Negli ultimi anni abbiamo portato risultati molto importanti. Queste però sono condizioni necessarie ma non sufficienti. Ci vuole anche una cosiddetta finestra di mercato, cioè le condizioni di mercato devono essere adeguate e chiaramente adesso non lo sono perché la materia prima costa troppo e protezionismo e dazi sicuramente non aiutano”.
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