Andrea Zoppini: I danni punitivi e l'ordinamento italiano
Non è ontologicamente incompatibile con l’ordinamento italiano l’istituto di origine statunitense dei punitive damages. Questo il principio di diritto espresso in un’attesissima sentenza delle Sezioni unite della Cassazione, con la quale, ieri, la Suprema Corte ha risolto affermativamente la questione concernente il possibile riconoscimento, in Italia, di provvedimenti di condanna risarcitoria a contenuto ultracompensativo emessi da autorità giurisdizionali straniere.
In un volume pubblicato nel 1991 avevo sostenuto che proprio le sentenze straniere che condannano ai danni punitivi dovessero essere riconosciute dal nostro ordinamento.
Reazioni:
Voto medio
-
0 VOTI
Iscriviti per poter votare questo comunicato o pubblicarne uno a tua volta.
Iscriviti

Iscrivendoti potrai inserire nuovi comunicati, votare i comunicati altrui e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui o sull'immagine per aggiungerti