Intervista ad Andrea Dell’Orto
Che anno è stato per Dell’Orto Spa quello appena chiuso?
Il 2015 è stato l’anno migliore nella storia dell’azienda e il 2016 è in linea con il precedente. Nel prossimi triennio, trainati dal settore auto e dal mercato Indiano, prevediamo una crescita costante.
Nel 2017 si chiuderà il secondo triennio di fornitura esclusiva per la Moto 3. Prospettive per il prossimo?
Siamo sempre stati presenti nelle corse con i nostri carburatori ed abbiamo vinto nella nostra storia quasi 500 titoli mondiali tra piloti e costruttori . Abbiamo iniziato a esserlo anche con l’elettronica. Alla fine di questo triennio, ci sarà un bando. Essendo i fornitori dal 2012, abbiamo esperienza che ci dà un piccolo vantaggio: quando lavori bene cerchi di meritarti la continuità.
Dell’Orto è un esempio virtuoso di transizione generazione: qual è stato il segreto del successo?
Penso che alla base ci sia stata la passione trasmessa dai fondatori. C’è stata sempre unità di vedute e, nell’ultimo passaggio (tra la seconda e la terza generazione), ha giocato un ruolo importante la crisi iniziata nel 2008. Le difficoltà del mercato hanno portato l’azienda e la famiglia ad unirsi ancora di più. Ci sono stati confronti anche molto forti, ma si è avuta una spinta alla riorganizzazione, ad investire diversamente per avere nuovi prodotti e verso l’internazionalizzazione. Cambiamenti che hanno accelerato il passaggio generazionale e portato l’azienda ad una nuova dimensione.
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