Petizione in difesa della lingua italiana
Salve.
Ho deciso di proporre una petizione, in quanto la cultura italiana sta degenerando in un’arbitrarietà linguistica inarrestabile. Una situazione drammatica in una comunità sittanto frammentata in indoli e tradizioni. La lingua è un dispositivo che non soltanto consente di comunicare, ma anche di mantenere l’unità comunitaria e se perde l’efficacia funzionale e il fascino estetico, la comunità di sfalda. Ormai l’autostima italica sta “ai minimi termini”, come suol dirsi, e la gioventù che può va altrove. Non è soltanto questione di carenza occupazionale, ma di un contesto sociale che non offre prospettive degne di essere perseguite, anzitutto poiché non appare degno di amore e sacrificio!
Titolo: "Obbligo dell’uso della lingua italiana classica nei servizi pubblici."
Testo esplicativo: "Considerando che ogni governo ha il dovere di servire il popolo e quindi di comunicare in maniera comprensibile per tutti, chiedo allo stato italiano di vietare la promiscuità linguistica, regolamentare l’uso della lingua italiana nel consentire l’adozione di lemmi estranei, soltanto nel caso di definizioni non esistenti nel lessico italiano e sanzionare l’arbitrario utilizzo di qualsivoglia forestierismo, anzitutto agli addetti in ogni ruolo o servizi al cittadino, con speciale attenzione all’esercizio politico, amministrativo, scolastico e giornalistico, in ogni forma."
La trovate qui:
http://www.petizionepubblica.it/?pi=P2016N48656
Dall’aspetto dell’apprendimento e dell’educazione, la commistione linguistica costituisce un freno asfittizzante per la circospezione razionale, in quanto il percorso logico del proferito corretto è interrotto da espressioni non interiorizzate in moti introspettivi ottimizzati dall’esperienza. L’apprendimento diviene farraginoso, claudicante! Il linguaggio è il “codice” che ci consente di assegnare denominazioni e valori agli elementi ambientali e di interagirvi! Più lo alteriamo, più diviene inefficace. Fate attenzione a quanti pur avendo conseguito persino delle lauree, non gli riesce di esprimersi correttamente. Imparate le lingue ma non mischiatele! Eccetto per i vocaboli non presenti nella lingua nazionale. I giovani italiani sono i meno preparati nel novero occidentale ed è dovuto a una precaria conoscenza di un linguaggio primario, nel nostro caso è l’italiano classico! Fate in modo che i vostri figli non vengano plagiati da docenti esibizionisti o malaccorti. Genitori con figli nelle scuole, dite ai docenti che non gradite che insegnino o tollerino il turpiloquio e l’incongruità linguistica!
Infine... come ovvio, invito a firmare la petizione!
Grazie
Ulisse Di Bartolomei
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