16à Trieste - Opicina
Hanno preso ufficialmente il via le iscrizioni alla sedicesima edizione della storica gara Trieste-Opicina, la competizione sportiva che il 18 ottobre porterà magnifiche vetture d’epoca a sfidarsi lungo quel percorso ribattezzato a buona ragione “la Monza in salita”, per reinventarsi in una sedicesima edizione tutta da scoprire, ma con una rivisitazione che a partire da quest'anno la vede diventare manifestazione di regolarità per auto storiche.
Quest’anno riaprono ufficialmente i battenti della Trieste-Opicina, grazie all’impegno costante e devoto di alcuni appassionati triestini e in collaborazione con il Club dei Venti all’Ora, per riportare in auge gli antichi fasti della prestigiosa manifestazione motoristica triestina mai dimenticata.
Orgogliosi di tutto ciò che la competizione è stata per la città di Trieste, gli organizzatori prevedono l’ammissione in gara solo di vetture costruite fino al 1971 – quasi a voler ricordare attraverso l’essenza tecnica stessa delle automobili tutto un passato di glorie. L’iniziativa sportiva ed agonistica si trasforma così anche in rievocazione, ma non solo – diviene un’occasione imperdibile per riportare quel lustro, quel prestigio e quel pregio legato ad un evento tanto amato e tanto atteso.
Quest’anno infatti Trieste recupera un tassello della sua gloriosa storia attraverso questo evento sportivo, il quale affonda le sue radici agli inizi del secolo scorso e ci fa tornare a quella domenica mattina del 1911 – quando la prima bandiera rossa di partenza veniva abbassata dall’ingegner Leonardo Weiss, che apriva così la gara ed inaugurava quella che sarebbe poi divenuta una vera e propria tradizione. Una tradizione tutta triestina che oggi compie 98 anni, guadagnandosi uno status di tutto rispetto fra gli eventi sportivi internazionali per la sua vita longeva e ricca di aneddoti pregevoli e curiosi.
Per 60 anni, dal 1911 al 1971, la Trieste-Opicina è stata teatro di appassionanti sfide fra grandi piloti e grandi vetture, che hanno animato le griglie di partenza e sorpreso i traguardi con vittorie dalle velocità “folli” – spesso guadagnate dal cavallino rampante. Già, la Trieste-Opicina da sempre è cara a Ferrari, casa automobilistica che peraltro ha corso e vinto molte di queste gare, fra cui quella del 1970 – anno in cui la linea d’arrivo fu tagliata da Giancarlo Moretti, il grande MOMO. Il tortuoso percorso in salita della Trieste-Opicina ha visto sfrecciare poi molte altre magnifiche vetture: Alfa Romeo, Maserati, Porsche – automobile, quest’ultima, che nella splendida versione 911 RS vinse la gara del 1971, chiudendo l’epopea di una competizione dal trascorso glorioso che in quell’anno venne interrotta per motivi di sicurezza e mai più ripresa, con immenso dispiacere del pubblico triestino – che di questa gara andava molto fiero.
Oggi Trieste torna a sognare di un tempo lontano, riportando in pista tutto l’orgoglio di un’iniziativa che parla della città, della sua identità insieme territoriale ed internazionale, del suo carattere deciso e competitivo che ancora possiamo udire nel rombo di un motore.
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