Float play nel poker

Float play: che cos'è?
La float play, come lo squeeze, è una giocata avanzata di poker texano. È una forma sofistica di bluff. Un bluff non immediato, che si gioca su due giri di scommesse.

Si effettua una float play in una situazione di heads up, callando una continuation bet (una puntata da parte del preflop aggressor, che si presume sia stata fatta senza che questi abbia completato una mano) per poi puntare forte, diciamo tre quarti del piatto, al turn, vincendo il pot senza arrivare al river.

In sostanza, si tratta di far credere al proprio avversario di avere una mano migliore della sua, al di là di quello che veramente si ha in mano. E di farlo sfruttando una sua continuation bet, per poi farlo foldare al turn.

Tuttavia occorre un'altra precisazione: è bene fare floating, fare una float play, quando si è in posizione. Quando si agisce dopo l'avversario, in modo da poter puntare, al turn, dopo il suo check.

Esempio:
Siamo di button con AQ e calliamo un raise del cutoff.
Flop: J 3 6 rainbow
Il cutoff punta due terzi del piatto.
Noi calliamo ancora.
River: 7
Il cutoff fa check.
Noi puntiamo circa i tre quarti del piatto.
Il cutoff folda.

Come gli esperti consigliano, è sempre bene effettuare una float play contro un avversario che si riesce a leggere bene, che si sa essere solito effettuare continuation bet e che verosimilmente potrebbe passare davanti a un ingente puntata al river.
Non è infatti il caso di tentare float play contro calling station e giocatori particolarmente asini: è probabile che questi arrivino fino allo showdown comunque, per partito preso.

Il floating è quindi una giocata da effettuare con cautela.