Restaurato il monumento a Mazzini
Restaurato il monumento dedicato a Giuseppe Mazzini. Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola e l’assessore ai Lavori Pubblici Anselmo Ranucci inaugureranno l’opera architettonica giovedì 15 marzo alle ore 11. Sarà presente il direttore dell’Unità Tecnica di Missione di Roma dott. Giancarlo Bravi. L’iniziativa rientra nel progetto “I Luoghi della Memoria” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’intervento di restauro, coordinato dall’Unità Tecnica di Missione in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, si è articolato in accurate operazioni di pulitura e nel consolidamento delle superfici. «Siamo molto soddisfatti. – affermano il primo cittadino e l’assessore Ranucci – Il monumento è un bene della città di grande valore storico e artistico. Il restauro conclude in modo degno l’anno dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia». A 50 anni dalla morte di Mazzini, nel 1922, l’Amministrazione Comunale di allora si attivò per erigere un’opera in memoria del patriota ligure: l’artefice e il sostenitore della proposta fu Menotti Pampersi, tipografo pubblicista ed editore di fede repubblicana che coinvolse l’artista Ettore Ferrari. Ferrari, già nel maggio del 1922, presentò il progetto del monumento, che realizzò gratuitamente per difendere gli ideali democratici contro il nascente regime fascista. Proprio a causa del regime fascista il busto, già concluso nel 1923, dovette aspettare nove anni per essere completato e collocato sul basamento quadrangolare a gradini in travertino, su cui è inserita una colonna di granito grigio con la base e il capitello in marmo di Carrara, sormontata da un’aquila bronzea.
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